Pioneer sviluppa un disco Blu-ray da 256GB e oltre

Pioneer Corporation ha rivelato in settimana i lavori sullo sviluppo di un nuovo disco ottico in grado di aumentare considerevolmente la disponibilità di spazio presente su un Blu-ray disc tradizionale. La società punta a fornire almeno 256GB su singolo disco.

La tecnologia utilizza una struttura basata su un layer guida che gestisce i restanti layer. Si tratta di un concetto di molto differente rispetto agli standard convenzionali utilizzati nei dischi ottici, in cui layer guida e layer di registrazione si trovano tutti allineati. In questo modo il disco di Pioneer consente di impilare i vari layer uno sopra l’altro, moltiplicando le possibilità in termini di storage delle tecnologie attualmente disponibili.

Un disco ottico progettato con la nuova tecnologia di Pioneer riuscirebbe ad avere fino ad otto layer (rispetto ai quattro possibili con le tecnologie odierne), ognuno da 32GB, per un totale di 256GB di storage. La nuova tecnologia di Pioneer può essere utilizzata anche su dischi dual-sided, estendendo le potenzialità di storage fino a 512GB.

Nonostante il progressivo emergere di SSD meno costosi e HDD ad altissima capacità, Pioneer si mostra estramemente fiduciosa sulla nuova tecnologia. Con i nuovi dischi, il produttore punta soprattutto alle realtà professionali che necessitano di un supporto valido e affidabile per l’archiviazione digitale e che sia al tempo stesso conveniente dal punto di vista economico.

L’approccio di Pioneer risulta interessante anche per via della sua piena compatibilità con le specifiche ottiche della tecnologia Blu-ray. I drive attuali in commercio avranno tuttavia bisogno di un firmware aggiornato per poter leggere efficacemente i nuovi supporti. Pioneer non ha ancora annunciato la disponibilità commerciale dei nuovi dischi ottici, promettendo il raggiungimento di un massimo di 1TB di storage utilizzando una struttura a dodici layer.

In questo modo, Pioneer si pone in vantaggio rispetto a Sony e Panasonic che collaborano per lo sviluppo di ArchivalDisc, supporto ottico del tutto nuovo da 300GB con l’obiettivo di raggiungere il terabyte di storage su singolo disco, ma che non vanta alcuna compatibilità con le tecnologie attualmente diffuse.

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